Questa sezione è un diario dei nostri pensieri, delle nostre emozioni, di quello che apprezziamo, che vogliamo far sapere, che vogliamo condividere con altri….. |
LA DIVERZITA' - poesia
Sì, semo diverzi bianchi, gialli, neri, arti, bassi, ciccioni e mingherlini. Semo tutti regazzini, vispi e ‘nteliggenti, curiosi e ‘ntraprendenti.
Semo belli perché semo diverzi; sai che monotonia se c’avessimo tutti l’istessa mania? Semo vari, tanti, pe’ unicce e fa quarcosa de ’ mportante. Si ce prennemo in giro tutti quanti, li guai so propio tanti; ‘gni santo giorno è ‘na litigata, ma ppoi ce scappa sempre ‘na risata! Semo diverzi come li colori de l’arcobbaleno, come er giorno e la notte, come er dorce e l’amaro. E’ propio vero quer che disce er proverbio che “er monno è bello perch’ è vvario”. Semo diverzi e nisuno peffortuna ce po’ cambià!
Eleonora Rubin, Sara Poggi, Chiara Sciarrone 2°B
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TEATRO DELL'OPERA: UN SOGNO CHE SI REALIZZA
Frequento la scuola del Teatro dell’Opera che si trova in via Ozieri nel quartiere di San Giovanni. Arrivato a Roma con i miei genitori partecipai alle audizioni per entrare a far parte del Teatro dell’Opera. Quando mi diedero la notizia che ero stato preso, non vedevo l’ora di fare la prima lezione di danza classica. Il primo giorno, appena arrivato, provai una forte emozione. Stavo camminando sulla storia... Roma, mi accolse molto bene, tutti erano gentili con me a tal punto che oggi la considero la mia nuova città. La scuola di danza è molto accogliente, ci sono tante regole da rispettare, la più importante è l’educazione. Tre settimane fa mi consegnarono la tuta con lo stemma del Teatro dell’Opera di Roma e due mesi fa mi selezionarono per lo spettacolo “ Il lago dei cigni”, fu molto bello e provai un’esperienza indimenticabile , capii veramente la vita del ballerino. Subito dopo i miei insegnanti mi dissero che, sarebbe venuta la Rai e mi avrebbero fatto una piccola intervista mandata in onda durante il programma “ Il nostro pane quotidiano”. La cosa che più mi ha emozionato è stato l’essere apprezzato da Carla Fracci, una ballerina bravissima della Scala di Milano. Conciliare la scuola e la danza è molto impegnativo, ma adoro la danza e spero di farla per tutta la vita e di continuare questa professione qui al Teatro dell’Opera di Roma, la mia nuova famiglia.
Vincenzo Mola 1°D
GREASE: LUCI SUONI E COLORI
Il 20 dicembre 2013, l’intera scuola ha partecipato al musical “Grease” al teatro Brancaccio.I ragazzi hanno assistito entusiasti ad un’esplosione di luci, suoni e colori. “Grease” è un’iconografia classica dell’America degli anni ’50. I costumi, le atmosfere dei fast food, il pigiama party e i motori truccati della vecchia auto, le gonne a ruota di colori sgargianti per le donne e le giacche di pelle per gli uomini sono stati dei simboli intramontabili di una generazione che riesce ancora oggi a suscitare emozione ed entusiasmo. La storia d'amore tra Danny e Sandy, i sogni dei T-Birds e delle Pink Ladies ci hanno divertito e commosso ma soprattutto, il rock 'n' roll ha fatto sì che Grease sia ancora sinonimo di energia pura e divertimento. Durante le canzoni i ragazzi, ma soprattutto i professori, hanno tenuto il ritmo muovendo le gambe sulle poltrone. Gli attori hanno recitato con un linguaggio semplice, attirando l’attenzione dei ragazzi con gesti e parole a loro vicine. Alla fine calato il sipario, la brillantina non luccica più sotto i riflettori e i ragazzi lasciano il Teatro, con gli occhi pieni di colori e un'immaginazione ancora sognante.
Rebecca Silvestro 2°C
Vinicius Dutra, Evelyn Orna Fonseca 2°C
"EMOZIONE OLIMPICO"
Villa Fiorelli ospita la campestre
Roma - Il 31/10/2013 a Villa Fiorelli si è svolta la corsa campestre organizzata dall’Istituto "Marcello Mastroianni". Gli alunni della scuola elementare e quelli della scuola media sono stati coinvolti in un unico grande evento che li ha visti gareggiare insieme e raggiungere traguardi all’inizio insperati.
Una ragazza della scuola media ha così raccontato la sua esperienza: “Abbiamo gareggiato divisi per età, categoria, maschi e femmine.
Alle 10:00 siamo arrivati a Villa Fiorelli, le professoresse ci hanno sistemato in fila uno dietro l’altro proponendoci di rilassarci un po’.
Effettivamente la tensione era tanta, da lontano intravedevo delle mie amiche urlare e saltellare dall’emozione.
Poi è stato il mio turno, io e la mia compagna ci siamo avvicinate alla linea di partenza e … Via!
In quel momento non ho pensato più a nulla, ero rilassata, ma più passi facevo più mi stancavo. Ormai l’ultimo giro si stava per concludere e da lontano vedevo le mie amiche tagliare il traguardo ed esultare dalla felicità.
Purtroppo non ero arrivata tra le prime, ero delusa, volevo vincere e invece non ce l’avevo fatta… ma poi mi sono resa conto di essere felice perché lo stare insieme agli amici mi ha consentito di divertirmi e di scoprire il piacere di partecipare pur senza vincere”